Cosa c'è di meglio di un bagaglio, un "bagaglio delle memorie" per esprimere il senso del movimento, del mutare, del fluttuare continuo dell'esistenza?
La vita é movimento, la vita di ognuno di noi é un groviglio chiassoso e affascinante di un coacervo di "cose" , di piccoli o grandi oggetti che hanno caratterizzato e definiscono percorsi più o meno lunghi della nostra esistenza, momenti che hanno lasciato in noi un sapore particolare, che ci è entrato dentro, si è appiccicato addosso ed ha finito per caratterizzarci, identificandoci. E cosa c'è di più bello che raccogliere questi piccoli o grandi oggetti che ci identificano in un percorso della nostra vita, e riporli dentro un bagaglio, il bagaglio appunto delle memorie e con noi portarlo per regalarlo, per donarlo ad un'altra persona che aprendo la valigia troverà, attraverso gli oggetti lì riposti, parte della nostra essenza che ad esso si donerà generosamente e svuotato di quelle nostre memorie, a sua volta riporrà in esso le proprie. Ed ecco altri oggetti caotici, frizzanti e elettrizzati per quel nuovo viaggio, goliardicamente si fanno stretti pronti a donarsi a qualcun altro e poi ad un altro e un altro ancora. Gli oggetti delle nostre memorie, gli oggetti della nostra vita continueranno in questo vortice a muoversi, a scambiarsi a donarsi a far parte della memoria di altre persone e così infinite parti di noi resteranno per sempre disperse nell'aria, saranno la ricchezza che ognuno lascerà agli altri, un legame che andrà oltre ogni tempo e ogni luogo, un legame per sempre.Questo il nuovo progetto della zia Caterina ancora una volta un filo, invisibile, ma solido che ci legherà in un fantastico groviglio d'amore.
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